Un padre paga 800 dollari per l'elicottero che ritrova il figlio scomparso, dopo aver sentito d'istinto che fosse accaduto "qualcosa di grave"
Giu 07, 2022 by apost team
Nel 2018, l'adolescente australiano Samuel Lethbridge non è tornato a casa una sera. La sua famiglia temeva che l'allora 17enne avesse avuto un incidente stradale. Così il padre ha incaricato un elicottero di cercarlo e l'ha ritrovato dopo 30 ore.
Si sente spesso parlare dell'incredibile istinto genitoriale che le mamme hanno per i loro figli, ma questa storia dimostra che anche i papà, come Tony Lethbridge, lo possiedono.
Tony è un padre australiano il cui figlio, Samuel, è scomparso il 14 gennaio 2018. Quel giorno Samuel era andato a trovare la sua ragazza in una città vicina, come riporta Huffington Post.
Trascorse ventiquattro ore, nessuno aveva più avuto sue notizie e questo aveva gettato la famiglia Lethbridge nel panico. Tony e la moglie Lee avevano denunciato la sua scomparsa alla polizia che aveva detto loro, per la loro incredulità, di tornare a casa e aspettare il suo ritorno.
Tony ha raccontato al Sydney Morning Herald che la polizia aveva ipotizzato che potesse essere scappato, cosa che non era nel carattere di Samuel. Tony si sentiva frustrato e aveva deciso di non aspettare.
La famiglia Lethbridge dubitava che il figlio fosse davvero scappato, quindi aveva iniziato a cercare altre possibilità e opzioni. Volevano fare tutto il possibile per cercare di ritrovare il figlio il prima possibile.
L'istinto di Tony continuava a dirgli che c'era qualcosa che non andava, così aveva preso in mano la situazione e noleggiato un elicottero per 800 dollari per continuare a cercare disperatamente il figlio scomparso. Continua a leggere per saperne di più su questa incredibile storia di intuizione paterna.
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Secondo Inside Edition, Tony ha detto: "Quando ho chiamato la polizia mi hanno detto che pensavano che fosse scappato. Ho pensato che Samuel non farebbe mai una cosa simile. Quando non si fa vedere o non telefona, c'è sempre qualcosa che non va".
Tony ha spiegato di aver avuto la sensazione netta che Samuel avesse avuto un incidente con la sua auto perché stava viaggiando in una zona in cui un altro automobilista aveva avuto un incidente poco tempo addietro. Il conducente non era stato ritrovato per cinque giorni a causa della fitta boscaglia della zona e alla fine era morto per disidratazione.
Tony si era reso conto che se fosse successo lo stesso a suo figlio, Samuel avrebbe potuto essere avvistato solo dal cielo. Così aveva contattato lo Skyline Aviation Group e aveva noleggiato un elicottero per cercare suo figlio. Dato che Tony ha problemi a volare, era stato suo fratello Michael ad andare con il pilota.
Nel giro di 10 minuti la famiglia Lethbridge aveva ritrovato l'auto di Samuel. Il giovane aveva avuto un incidente con la sua auto ed era rimasto lì per quasi 30 ore.
Samuel, disidratato e ferito, è stato subito estratto dai rottami dai servizi di emergenza e portato in terapia intensiva. Nonostante la gravità delle sue condizioni, Samuel è sopravvissuto all'incidente e, come ha riportato il Daily Mail a fine gennaio 2018, ha poi ripreso a camminare e a parlare.
Su Facebook la sorella di Samuel, Megan, ha rivelato che Skyline Aviation Group ha rimborsato alla famiglia il costo dell'elicottero (1.000 dollari australiani, pari a circa 800 dollari americani, circa 750 euro). La famiglia ha anche creato una raccolta fondi online per aiutare Samuel nella riabilitazione.
Tony è stato elogiato come un eroe per quello che ha fatto per ritrovare il figlio scomparso e questa storia dimostra come entrambi i genitori hanno un istinto protettivo altrettanto forte nei confronti dei propri figli.
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