Le ultime parole della principessa Diana al primo soccorritore che le ha tenuto la mano e ha cercato di salvarla

Mag 10, 2020 by apost team

Quando Xavier Gourmelon, un vigile del fuoco dell'epoca, si era occupato di un incidente d'auto in una galleria di Parigi il 31 agosto 1997, tutto ciò che sapeva era che uno dei passeggeri era una donna "bionda."

Durante le cure prestate alla sua paziente, che più tardi avrebbe scoperto essere la principessa Diana, ricorda che la donna era cosciente, aveva gli occhi aperti e non sembrava essere in grave pericolo.

Poi aveva dato un po' di ossigeno alla defunta principessa, le aveva tenuto la mano e aveva cercato di calmarla, secondo The Sun.

Fu allora che lei gli aveva chiesto:

"Mio Dio, cos'è successo?"

Gourmelon sostiene che non c'erano segni di emorragia esterna sul corpo di Diana, solo una piccola ferita alla spalla che non era in alcun modo pericolosa per la vita. Qualche istante dopo, però, Diana era andata in arresto cardiaco.

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"Le ho massaggiato il cuore e pochi secondi dopo ha ripreso a respirare. È stato un sollievo, naturalmente, perché, come primo soccorritore, vogliamo salvare la vita alle persone ed è quello che pensavo di aver fatto", ha riferito Gourmelon a The Sun nel 2017.

Grazie agli sforzi di Gourmelon e del suo team, Diana ha ripreso conoscenza.

"A essere onesti, pensavo che sarebbe sopravvissuta", ha spiegato. "Per quanto ne sapevo, quando era nell'ambulanza era viva e mi aspettavo che rimanesse tale. Ma poi ho scoperto che è morta in ospedale. È stato molto sconvolgente."

Il vigile del fuoco ormai in pensione ha riferito alla rivista che, non avendo seguito i reali britannici, non aveva riconosciuto immediatamente la principessa del Galles. Solo dopo averla portata sull'ambulanza e dopo che uno dei suoi colleghi gli aveva rivelato la sua identità, aveva capito di chi si stesse occupando.

Come si è poi scoperto, Diana aveva subito una serie di lesioni interne. Era stata immediatamente ricoverata in chirurgia quando la sua ambulanza era arrivata all'ospedale Pitié-Salpétrière, ma i medici non erano riusciti a salvarla

"Il ricordo di quella notte rimarrà con me per sempre", dice Gourmelon.

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