Mickey Rourke dice che Tom Cruise è "irrilevante" perché fa le stesse cose da 35 anni e che non ha "rispetto" per lui
Lug 19, 2022
Se pronunciassi il nome di Mickey Rourke durante una normale conversazione, molto probabilmente qualcuno direbbe subito "Chi?". Se invece menzionassi "Tom Cruise", nessuno batterebbe ciglio.
Questo perché Cruise, oltre a essere una delle più grandi superstar hollywoodiane del cinema contemporaneo, è anche il protagonista del più grande successo dell'estate 2022: "Top Gun: Maverick", l'attesissimo sequel del suo iconico film del 1986.
Rourke, invece, negli ultimi anni è rimasto fuori dai riflettori, apparendo solo in pochi film di rilievo tra cui, nel 2010, "I mercenari - The Expendables" e "Iron Man 2", e in "The Wrestler" del 2008, per il quale ha ottenuto una nomination agli Oscar.
È comunque un attore che ha fatto grandi cose. Come Cruise, Rourke è diventato famoso con una serie di successi negli anni ottanta, tra cui "A cena con gli amici", "Rusty il selvaggio", "Barfly - Moscone da bar", "Angel Heart - Ascensore per l'inferno" e "9 settimane e ½". Nel suo periodo di massimo splendore, Rourke "si è levato in volo come Icaro, ma su una Harley-Davidson, recitando in ruoli che hanno portato i critici a considerarlo il nuovo Brando o il nuovo Dean", come riporta il Guardian. Ma a partire dagli anni novanta, la sua carriera ha iniziato ad avere problemi e Rourke ha iniziato ad accettare ruoli in film che si sono rivelati dei flop, distribuiti solo in home video, rinunciando invece a "Platoon" "Rain Man - L'uomo della pioggia" , "The Untouchables - Gli intoccabili", "48 ore" e "Highlander - L'ultimo immortale", ognuno dei quali è stato un successo al botteghino.
Anche la carriera di Cruise ha raggiunto i massimi livelli negli anni ottanta, con successi come "Risky Business - Fuori i vecchi... i figli ballano" del 1983, "Cocktail", "Rain man - L'uomo della pioggia" del 1988, "Nato il quattro luglio" del 1989 (per il quale ha ottenuto la sua prima nomination all'Oscar) e naturalmente "Top Gun".
Ma anche dopo gli anni ottanta, la fama di Cruise non si è mai affievolita e la sua immagine di superstar non ha fatto altro che crescere.
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Negli anni novanta Cruise è diventato una leggenda hollywoodiana grazie a pellicole famosissime come "Codice d'onore" del 1992, l'inizio della saga di enorme successo "Missione impossibile" nel 1996 e con un'altra nomination agli Oscar per "Jerry Maguire".
A questi sono seguiti diversi capitoli del franchise di "Missione impossibile", "Minority Report" del 2002, una breve ma esilarante apparizione in "Tropic Thunder" del 2008, "Edge of Tomorrow - Senza domani" del 2014 e "Barry Seal - Una storia americana" del 2017.
Nonostante qualche passo falso qua e là (ad esempio con "La mummia"), Cruise ha mantenuto la sua fama di stella hollywoodiana più pagata in assoluto. La sua carriera è culminata nel sequel di "Top Gun", che è diventato il più grande successo al botteghino della sua carriera, con un incasso di oltre 1,1 miliardi di dollari in tutto il mondo. Questi numeri superano il totale del suo precedente campione d'incassi, "Missione impossibile - Fallout", che ha guadagnato 791 milioni di dollari: una garanzia del fatto che Cruise continuerà a illuminare il grande schermo e a sfondare al botteghino per anni.
In "Top Gun: Maverick", Cruise riprende il suo ruolo del pilota ribelle Pete "Maverick" Mitchell ed è affiancato da un'altra star del film originale, Val Kilmer, oltre che da Jennifer Connelly, Miles Teller, Jon Hamm e Glen Powell.
Sulla scia del successo di "Top Gun: Maverick" e del rinnovato interesse del pubblico per Cruise, è sembrato logico chiedere a Rourke un'opinione sul suo collega degli anni ottanta durante il talk show "Piers Morgan Uncensored". Ma Rourke ha avuto solo critiche riguardo alla megastella.
Quando Morgan gli ha chiesto come si sentisse a vedere "un attore come Tom Cruise che incassa un miliardo di dollari con 'Top Gun: Maverick'", Rourke non ha usato mezzi termini.
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"Non significa un c***o per me", ha detto Rourke. "Recita la stessa stramaledetta parte da 35 anni. Non ho alcun rispetto per questo".
Ha poi fatto il nome di una serie di suoi attori preferiti.
"Non mi interessano i soldi e il potere. M'interessa imparare guardando il lavoro di Al Pacino, Chris Walken e i primi lavori di De Niro, Richard Harris e Ray Winstone. Loro sono il genere di attori a cui mi voglio ispirare. Come anche Monty Clift e Brando dei vecchi tempi".
Pungolandolo ulteriormente, Morgan ha chiesto alla star se pensava che Cruise fosse un buon attore, e Rourke ha risposto: "Cruise è totalmente irrilevante, nel mio mondo".
Le reazioni dell'universo di Twitter sono state contrastanti: alcuni cinefili hanno condiviso il punto di vista di Rourke, mentre altri lo hanno accusato di essere invidioso.
"Mickey è sempre onesto. Bisogna riconoscerglielo", ha scritto @Kelar71.
"Solo chi non ha mai guardato i tanti film diversi di Tom Cruise può dire questo. Quello che dice non è vero", ha scritto @mrsjkamp.
"Direi che Tom è un attore piuttosto rilevante, visto il suo successo al botteghino negli ultimi 35 anni; ma Mickey ha il diritto di esprimere la propria opinione", ha twittato @MightyMoosh.
Cruise pubblicherà il settimo capitolo della lunga saga di "Missione impossibile" il 14 luglio 2023, che si intitola "Missione impossibile: Dead Reckoning - Parte uno". Rourke invece sarà il protagonista di "The Palace" di Roman Polanski, in uscita il 12 gennaio 2023.
Se i due stanno cercando di regolare i conti al botteghino, le prospettive non sembrano buone per Rourke, che potrebbe dover essere costretto ad ammettere che Cruise è davvero "rilevante".
Sei d'accordo con i commenti di Rourke sul fatto che Cruise sia irrilevante? Pensi anche tu che la superstar reciti la stessa parte da 35 anni? Faccelo sapere e condividi questo articolo con i tuoi amici e la tua famiglia.